Un'uscita davvero per pochi intimi, quella fatta col collega Nicola al Lac Cavloc!
Causa alcune defezioni dell'ultimo minuto (tutte più che giustificate, sia chiaro), ci troviamo ad essere solo in quattro a godere di quella che poi si rivelerà essere una bella giornata.
Ci intruppiamo in auto e, dopo la sosta colazione in un noto bar di Chiavenna, arriviamo al Maloja intorno alle 9,30, come da tabella di marcia.
Fa caldo, il termometro segna 1°.
Inforchiamo le ciaspole, e prendiamo il sentiero che porta alla Motta Salacina, passando per il piccolo Lägh da Bitabergh, che raggiungiamo con un piacevole percorso immersi in un suggestivo bosco di abete rosso, larice e pino cembro.
Il piccolo specchio d'acqua, adagiato in una conca appartata ai piedi della Motta Salacina, è completamente ghiacciato: ciononostante, rinveniamo alcune rane temporarie che, ingannate dalle temperature miti di queste giornate, hanno interrotto il letargo anzi tempo e, sorprese dal gelo della notte, sono morte congelate.
Oltrepassato il lago, rinunciamo la salita alla Motta: il pendio ripido non tracciato, la neve ghiacciata ci fanno propendere per dirigerci al Cavloc per un sentiero più basso, che nell'ultimo tratto risulta piuttosto tecnico – due piccole slavine che interrompono la traccia su pendio ripido e un tratto esposto suggeriscono di procedere con molta cautela!
Passate queste difficoltà , ci innestiamo sul percorso normale: da qui, e fino a Plan Canin, è davvero una passeggiata molto godibile, senza difficoltà alcuna e con panorami grandiosi che si aprono sia sulle cime della Valle del Forno verso Sud che sulle cime del versante Nord dell'Engadina in direzione opposta.
Immersi in questo scenario da favola, pranziamo presso una baita, baciati da un sole decisamente caldo per essere ad inizio febbraio!
Rientriamo quindi alle auto concedendoci alcuni tratti in neve non battuta, piuttosto pesante e bagnata, oltre ad una passeggiata sul lago ghiacciato!
Alla macchina, la temperatura è risalita a 6° e, a Chiavenna, dove ci fermiamo per una birretta rinfrescante (è proprio il caso di dirlo!) segna ben 20° il termometro!
Mentre rientriamo in auto verso casa, c'è ancora il tempo di godere di uno splendido tramonto, con colori che dal rosso/arancione man mano virano verso il viola e il blu: l'ultimo regalo di questa ennesima giornata passata in montagna.
Comments